Lo scambio sul posto nel 2024, aggiornamenti.

Nel 2024 ci sarà ancora lo Scambio sul Posto?

Una delle domande più frequenti che ci capita quando parliamo con un nuovo cliente riguarda proprio lo Scambio sul Posto. Con questo articolo vi aggiorniamo sul argomento.

Da un paio di anni a questa parte, all’uscita della la direttiva REED, si è subito diffusa la voce che lo Scambio sul Posto avrebbe cessato di esistere a dicembre 2023. Da allora ci sono state poche notizie concrete, così abbiamo deciso di approfondire l’argomento del meccanismo SSP.

Gli incentivi sul fotovoltaico per privati nel 2024

Chi sceglie di investire su un impianto fotovoltaico avrà un rientro economico della spesa iniziale fatta.

Questo è possibile grazie a 2 fattori: il primo è la detrazione fiscale, che permette di recuperare in 10 anni il 50% dell’importo versato all’acquisto dell’impianto;
il secondo è lo scambio sul posto, un meccanismo di remunerazione dell’energia elettrica prodotta dal tuo impianto fotovoltaico e scambiata con la rete elettrica.

Mentre il discorso detrazione è abbastanza semplice e intuitivo, il concetto di scambio sul posto non è così immediato. Iniziamo con una breve spiegazione per chi volesse approfondire.

Scambio sul posto: che cos'è?

Lo scambio sul posto, abbreviato in SSP, è un meccanismo che permette di valorizzare l’energia prodotta e non istantaneamente autoconsumata dal tuo impianto fotovoltaico: una modalità di consumo “differita nel tempo” dell’energia prodotta, in cui la rete elettrica diventa una sorte di serbatoio di accumulo virtuale dove depositare le eccedenze da prelevare di nuovo al momento del bisogno, a condizioni vantaggiose.

Il servizio si scambio sul posto viene regolato dall’AEEG, Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, e gestito dal GSE, il Gestore dei Servizi Elettrici, con cui il proprietario dell’impianto sottoscrive un contratto di durata annuale tacitamente rinnovabile.

Come funziona lo Scambio sul Posto?

Quando il tuo impianto fotovoltaico è in funzione, l’energia prodotta può:

  1. essere direttamente autoconsumata;
  2. essere immessa in rete e conteggiata dal contatore di scambio;
  3. essere immagazzinata nelle batterie, se si dispone di un sistema di accumulo.

Quando l’impianto fotovoltaico non produce, l’energia necessaria per i consumi della casa viene prelevata dalla rete elettrica e pagata con le bollette. Se l’impianto fotovoltaico è dotato di un sistema di accumulo, l’utente avrà prima a disposizione l’energia raccolta nelle batterie e, una volta terminata quella, tornerà a prelevare dalla rete elettrica.

Le quantità di energia elettrica immessa e consumata vengono misurate dal contatore di scambio bidirezionale.

Il tuo operatore elettrico (Enel o altri), comunica le letture in kWh di energia sia immessa sia prelevata, al GSE. Quest’ultimo effettua i calcoli dei contributi in scambio e la liquidazione economica delle eventuali eccedenze a fine anno.

Illustrazione schematica dei flussi di energia durante la produzione del tuo impianto fotovoltaico.

Liquidazione delle eccedenze

Se il tuo impianto fotovoltaico immette più energia di quanta ne preleva su base annuale, puoi ottenere la liquidazione delle eccedenze immesse in rete: la richiesta di pagamento va inoltrata al GSE entro il 31 gennaio dell’anno successivo. Ai fini fiscali la liquidazione va considerata come fosse una vendita e andrebbe dichiarato al fisco come “reddito aggiuntivo”.

Pagamenti nel regime di Scambio sul posto

Sul portale GSE poi si possono controllare e visualizzare tutti i pagamenti che vengono eseguiti direttamente sul tuo conto bancario.

Il contributo in conto scambio viene erogato in due acconti e con un conguaglio annuale, come riportato nell’immagine qui sotto.

pagamenti dello scambio sul posto
*) riferito all'anno successivo

I costi del servizio di scambio sul posto

GSE chiede un contributo per il servizio di rendicontazione e fatturazione per lo scambio sul posto, che viene trattenuto dal pagamento: 30 € + IVA, per gli impianti di potenza da 3-20kWp (gli impianti sotto i 3 kWp non pagano nulla).

Scambio sul Posto nel 2024, cosa sta succedendo?

Come anticipato era previsto la cessione del meccanismo di Scambio sul Posto a fine 2023 e la sostituzione con altre forme di remunerazione dell’energia immessa in rete, ma ad oggi, gennaio 2024, non è stato comunicato da parte di GSE ai nostri clienti.

La spiegazione è semplice: il legislatore non ha fatto in tempo a emanare i decreti attuativi e specificare le alternative al regime di Scambio sul posto e, visto che si tratta di un contratto annuale, il regime SSP rimarrà in vigore fino a dicembre 2024, dove probabilmente sarà sostituito con altre forme di remunerazione, quale il Ritiro dedicato e gli incentivi per le Comunità Energetiche.

Scambio sul Posto o batteria d'accumulo, cosa conviene?

Il meccanismo dello Scambio sul Posto ti rimborsa la quota energia ad un prezzo di circa 0,13 €/kWh, mentre costa circa 0,25 €/kWh in bolletta. Questo perché l’iva e le accise non vengono rimborsate. In via generale, ti fa recuperare circa il 60-70% dei costi in bolletta.

Una famiglia media italiana riesce a sfruttare 30-35% dell’energia prodotta dal proprio impianto fotovoltaico, un percentuale che corrispondente più o meno alla quota F1 indicata in bolletta, mentre una batteria d’accumulo ti farà abbattere anche i costi della quota F2 e F3, cioè le ore serali.

Il costo di una batteria d’accumulo a litio di buona qualità e garanzia di 10 anni, si aggira sugli 800-1000 euro/kWh per le taglie piccole, adatti a privati (7-15 kWh). Tuttavia, i recenti aumenti dei prezzi dell’energia rendono l’installazione di una batteria d’accumulo sempre più vantaggiosa per il cliente in quanto la possibilità di portare il proprio autoconsumo al 70-80% contribuisce a mantenere i costi mensili per l’energia ad un livello controllabile.

La batteria d'accumulo sostituirà lo Scambio sul Posto

Ad inizio 2024 una batteria d’accumulo a litio-ferro-fosfato di buona qualità con garanzia di 10 anni, si aggira sugli 800-1000 euro/kWh per le taglie tipiche da privati, cioè 7-15 kWh. 

I recenti fluttuazioni dei prezzi dell’energia rendono l’installazione di una batteria d’accumulo sempre più vantaggiosa per il cliente che sarà in grado di portare il proprio autoconsumo al 70-80%.

L’installazione di una batteria d’accumulo sul proprio impianto fotovoltaico contribuisce a mantenere i costi mensili per l’energia ad un livello basso e controllabile, aumentando la propria indipendenza dal prezzo dell’energia.

Restiamo a disposizione per consigliarti la soluzione di accumulo migliore per il tuo impianto fotovoltaico. Contattaci.

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